Tocca ricominciare

Sono ormai diversi mesi che mi chiedo se valga la pena di entrare nel PD. Per mia fortuna, non è la questione che mi assilla maggiormente ma insomma ci penso: non perché sia particolarmente entusiasta di questo partito o perché mi riconosca nelle parole, nei modi e nelle idee di una delle sue componenti; anzi, … More Tocca ricominciare

La trappola del piccolo

Ogni populismo, a ogni latitudine, si impaladina a difensore della piccola impresa, del piccolo commercio, dei piccoli risparmiatori, in una parola: della piccola borghesia. Si tratta di una scelta precisa o, per essere più precisi, visto che ogni scelta implica una precisa consapevolezza, della conseguenza necessaria della natura stessa del populismo, per due ordini di … More La trappola del piccolo

Il bug della rappresentanza

La proposta di Pisapia, persona degnissima, è arrivata buona ultima in una lunga serie di progetti per la costituzione di un soggetto unitario a sinistra, ed era quasi inevitabilmente destinata alla stessa fine di quelle che l’hanno preceduta. Dalla fine farsesca di Rifondazione Comunista in poi, non è mai stato possibile costruire un soggetto che avesse un’esistenza non completamente velleitaria, una valenza non semplicemente accessoria e una proposta non banalmente identitaria. Eppure, appare evidente che lo smantellamento dello stato sociale, i disastri della finanziarizzazione, l’impoverimento dei lavoratori, la predita di rappresentatività delle istituzioni e, più in generale, il disagio economico, sociale, culturale e persino esistenziale di questi ultimi anni rendono necessaria, e urgente, un radicale ripensamento delle attuali condizioni di esistenza, e che proprio questo dovrebbe essere il terreno proprio delle forze di sinistra. … More Il bug della rappresentanza

In difesa delle grandi opere

Chi parla del superamento delle ideologie è, spesso, il più propenso a fabbricarsene di proprie, il più delle volte meno articolate e più vincolanti di quelle già presenti le quali, se non altro, avendo un trascorso di rapporti con la realtà, ne hanno guadagnato in contenuto e in flessibilità. Un caso tipico è quello dell’ostilità preconcetta verso le grandi opere che sarebbero sempre inutili, costose e, soprattutto, tanto foriere di corruzione e malcostume variamente assortito da risultare intrinsecamente immorali. … More In difesa delle grandi opere

La forma economica – 2

Provo a riprendere il ragionamento sull’economia: nella puntata precedente ho tentato la definizione dell’economico a partire da quella che mi sembra la sua proposizione elementare tipica, vale a dire il raffronto di due grandezze eterogenee (bisogno e lavoro) a partire da un parametro comune (il valore). Dovrebbe essere chiaro che lavoro e bisogno non sono … More La forma economica – 2

La forma economica

In un commento a un post precedente, Dmitri mi chiede come mai sia passato, ex abrupto, dal tentativo di inquadrare una questione sotto una prospettiva economica a un altro tipo di ragionamento. Ho cercato di rispondergli, ma credo che la domanda sollevi una questione meritevole di migliore approfondimento, e allora ci provo. A dire il vero, … More La forma economica